Nel 1991 vide
la luce la seconda generazione dello scooter Honda Dio, anche in questo caso prodotto nelle due versioni: Dio
con freno a tamburo e Dio SR con freno a disco. Di questi 2 modelli furono
prodotte 2 varianti che si discostavano dagli originali per l’adozione di
diversi gruppi ottici anteriori: si trattava dell’Honda Dio con cupolino e faro
del Vision e del Dio XR BAJA con gruppo ottico formato da due fari circolari
simili a quelli delle moto da enduro.
Il telaio bitrave in acciaio era molto
simile a quello del modello precedente, soluzione che analogamente all’Honda
Dio del 1988 consentiva di posizionare il serbatoio della benzina (litri 5) sotto
la pedana e di adottare, anche in questo caso, il sistema Met-In.
Il motore AF18E delle prime versioni
era lo stesso montato sul precedente modello, gli esemplari prodotti negli
ultimi anni invece, adottarono la versione evoluta dello stesso propulsore
caratterizzata da albero motore, pulegge e cinghia di dimensioni maggiori: gli
stessi elementi che di lì a poco avrebbero equipaggiato il primo modello di Honda
Dio ZX.
Honda Dio con freno anteriore a tamburo
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Disponibile in circa 20 varianti
cromatiche, molte delle quali sconosciute al pubblico europeo, fu importato in
Italia nel 1992 dalla azienda francese HSC, che come a suo tempo fece la BSV
con il modello precedente, cambiò il nome di questo scooter in HSC Sc01. In
questo caso i nuovi adesivi recanti la nuova dizione, oltre ad essere
graficamente identici a quelli Honda, vennero applicati sopra a quelli
originali. Le colorazioni importate in Italia furono inizialmente nero (NH 237
HP) e rosso (R 158 P) entrambe con faro anteriore giallo.
Nel 1993 la Honda Motor Company iniziò
ad importare anche in Italia l’Honda Dio SR nelle colorazioni nero (NH 237 HP) e
grigio (NH 320 M), a differenza dei modelli importati dalla HSC queste 2
versioni montavano la versione evoluta del blocco motore AF18E, un gruppo
ottico anteriore bianco ed una diversa strumentazione bicolore grigia e nera.
Tutte le versioni Dio e Dio SR uscirono dalla fabbrica con forcella anteriore a
molla VR-SUS, portapacchi posteriore e centralina elettronica ad un solo
spinotto.
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Honda Dio SR con freno anteriore a disco
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Nel 1992 la
Honda Motor Company lanciò sul mercato lo scooter della serie Dio che
probabilmente ha incontrato il maggior favore dei giovani centauri europei: l’Honda Dio ZX. Si trattava di una
evoluzione del Dio SR e quindi disponibile
solo nella versione con freno anteriore a disco. Rispetto al predecessore le
uniche differenze estetiche erano date dall’adozione, al posto del consueto
portapacchi, di un alettone posteriore con stop integrato, dalla nuova marmitta
Goshi con fodera satinata molto simile a quella del G’- Dash (vedi pag. 47) e dal
fondo scala della strumentazione di colore bianco anziché nero. Dal punto di
vista meccanico Il motore a 2 tempi raffreddato ad aria siglato AF18E con
trasmissione a cinghia trapezoidale V-Matic era lo stesso montato sugli ultimi
modelli prodotti dell’Honda Dio SR. Rispetto alla prima generazione di propulsori
AF18E prodotti nel 1988, le differenze riguardavano l’albero motore di diametro
e lunghezza più generose, la cinghia della trasmissione più larga, le pulegge
del gruppo frizione di diametro maggiore uguali a quelle del G’- Dash e la
centralina elettronica CDI a 2 spinotti. Non cambiava invece la forcella
anteriore a molla VR-SUS.
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Honda Dio Zx (disponibile solo con freno anteriore a disco)
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Nel 1992 questo modello venne importato dalla HSC nella sola colorazione nero (NH 237 P) con faro anteriore giallo. Le uniche differenze cromatiche riguardavano gli adesivi applicati sulla carrozzeria disponibili nelle 3 varianti grigio-azzurro-fucsia. Nei primi esemplari importati dalla HSC il nome del modello rimase quello originale, venne solo sostituita la scritta Dio con quella dell’importatore francese cosicchè il nome dello scooter diventò HSC ZX.
Nel 1993 la Honda iniziò ad importare in Italia anche questo modello nelle colorazioni nero (NH 237 HP), grigio (NH 242 M-U) e viola (RP 138 M).
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